La commedia di Mr Tom
Mancava un solo personaggio della storia: il marinaio. Ci recammo al porto, dove non fu difficile trovarlo: era lì che camminava senza meta, come se stesse aspettando proprio noi. Ci avvicinammo con la carrozza e il mio padrone si rivolse così al giovane:
- Ehi, tu, vuoi guadagnare soldi facili, stasera? -
- Certo che sì! - rispose. Era alto, biondo e aveva un fisico robusto. Più che un marinaio sembrava il principe azzurro di una fiaba.
- Allora sali nella mia carrozza. -
Il giovane obbedì, senza fare alcuna domanda. Poi, però, incuriosito, chiese:
- Signore, cosa devo fare per guadagnare dei soldi? -
- Ora non ti posso dire niente. Secondo la storia, ti dovrò spiegare tutto a casa. - disse, col suo solito atteggiamento burbero.
- La storia? Non capisco. -
- Ora ti devi stare zitto. - Mr Tom iniziava a spazientirsi. Il voler rendere tutto il più fedele possibile al racconto lo rendeva alquanto nervoso.
- Bene, signore, la obbedirò. -
Arrivati a casa, la cena era già pronta.
- Adesso possiamo parlare. - disse il Mr Tom, masticando del pane. - Stammi a sentire: io sono molto ricco, sono vecchio e non ho la minima fiducia in chi dovrà ereditare il mio patrimonio. Qualche anno fa ho sposato una giovane donna che, però, mi ha deluso. - Recitò la sua parte alla perfezione. - Stasera, amico mio, ti guadagnerai una moneta d'oro. Non devi fare altro che testare la fedeltà di mia moglie. -
- Ah, ho capito cosa dovrei fare... Conosco la storia. Ma non posso farlo! - esclamò all'improvviso, quasi irritato, - Nessuno ha il diritto di impadronirsi di una storia che la gente ha inventato. Grazie per la cena e per l'ottimo vino - . Il giovane marinaio se ne stava per andare, ma il mio vecchio padrone, come ormai avrà capito, aveva la capacità di comprare le persone.
- Aspetta! Dimmi, cosa desideri di più al mondo? -
Il marinaio si fermò di colpo. - Ho sempre sognato di possedere una nave. -
- Allora avrai il denaro che ti serve per comprarla. -
Il giovane abbassò lo sguardo, arreso, e fece un cenno con la testa, come per dire: "Allora va bene, lo farò".
Allora, Mr Tom, seduto sulla sua solita poltrona, prese dalla sua tasca un sacchetto pieno di monete d'oro e glielo consegnò. - E ora va'! Non farmi attendere oltre. -
L'eroina della storia era già pronta, aspettava che la commedia cominciasse. Al centro della stanza c'era una tavola d'oro zecchino, come i cinque candelabri su ciascuno dei suoi lati. Era tutto perfetto. Il marinaio, sbalordito, vide la donna distesa sul letto. Era nuda. Avvicinandosi lentamente, quasi timoroso, al letto, disse:
- Sei la donna più bella del mondo. -
Miss Marì non rispose.
- Ti devo confessare una cosa. Finora non sono mai stato con una donna. Come ti chiami? -
- Marì. -
- Marì... - Nudo anch'egli, l'abbracciò. Il silenzio nella stanza era imbarazzante, ma non abbastanza da evitare che i loro corpi si unissero in una notte di passione.
Il tempo passò in fretta. Il canto degli uccelli annunciò l'arrivo dell'alba. Era il momento dell'atto finale della commedia.
- Marì, vieni con me. Io ti amo. Dormiremo insieme tutte le notti. -
- No, non possiamo. Il vecchio ti ha pagato perché tu te ne andassi all'alba. Dobbiamo rispettare la storia. -
- E che ne sarà di te? -
- Tornerò a casa... Finalmente. Mentre tu ora potrai raccontare la storia, quello che ti è successo tra ieri sera e stamane. -
- E perché lo dovrei fare? -
- Tu sei il solo marinaio al mondo che può raccontare la storia così come l'ha vissuta. -
- Raccontare la storia... Anche se lo facessi, nessuno mi crederebbe. Questa storia morirà con me. Non la racconterò mai a nessuno. Addio, Marì. Non ti dimenticherò mai. -
La donna accennò a un timido sorriso, sembrava felice di ciò che aveva appena sentito. Alla fine, dopo una lunga pausa, disse: - Anch'io... Addio! -
Mr Tom respirava a fatica, e aveva lo sguardo fisso nel vuoto. Forse era diventato cieco.
- Padrone, ha raggiunto il suo scopo. -
- Sì, Fred. Stanotte, in quella camera, in quel letto, ha avuto luogo una storia. La mia storia. Ogni cosa è dipesa unicamente dalla mia volontà. Due marionette hanno danzato a mio piacere - . Dopo una lunga pausa, continuò: - Tse, le profezie. Sono persone vuote quelle che si inventano le storie. Come i marinai, che si scambiano storie di monete d'oro. Privali di donne e si inventano delle false avventure. Salvo quella di stanotte - . Furono le sue ultime parole. Morì sulla sua vecchia poltrona, illuso che una storia vera avrebbe navigato tra gli oceani da quel giorno in poi. Ma quella storia era morta con lui.
Il marinaio, non accortosi che il mio padrone era morto, prese una conchiglia dalla sua tasca e l'appoggiò sul tavolo vicino a lui.
- Signore, prima di andarmene le dovrei chiedere un favore. Questa è una conchiglia rara, se l'appoggia all'orecchio si sente come un canto. Voglio che la dia a Marì. Grazie, e addio. -
Voltò le spalle e se ne andò, senza aspettare risposta dal vecchio. Incuriosito dalla conchiglia, la presi e me l'appoggiai all'orecchio. All'ascoltare quel canto, mi venne da pensare: - Tutto questo io l'ho già sentito, molto tempo fa. Ma dov'è stato? - .
- Fine della storia, Sognatore. - disse Fred a bassa voce, dalla quale si poteva scorgere un sottile velo di malinconia.
Io avevo sonno, ma non potevo fare a meno di pensare al suo racconto. - Dunque, alla fine, il vecchio non ha fatto altro che uccidere la storia. Ha troncato milioni di sogni... Ma ne ha avverato uno... -
- Proprio così. -
- Uhm... Però, i marinai non sognano solo questa storia. Sono infinite le avventure mai accadute che navigano tra gli oceani. In fondo, quello che ha fatto equivale all'aver ucciso una formica in un immenso giardino. E chi non ne ha mai calpestato una, anche solo per divertimento? Chi siamo noi, dunque, per giudicare malvagio Mr Tom? D'altronde quella storia vive ancora... -
- Può darsi... -
- Alla fine, non è nemmeno mai morta, dato che tu l'hai raccontata a me. Forse, la storia del marinaio è semplicemente diventata la "Storia di Mr Tom". Lasciami sognare, Fred. 'Notte. -
È la parte che preferisco: spegnere la lanterna e addormentarmi tra le braccia di Morpheus.
- Buonanotte, Sognatore. -
10 commenti:
Siamo già a quel punto? Non mi sento di aggiungere o togliere nulla alla storia, perché i commenti esegetici sul suo senso, in questo caso, ne ridurrebbero ampiamente le possibilità comunicative.
Hai messo qualche virgola di troppo stavolta! :D Ma va bene così.
In che senso quel punto? Se intendi che la storia è già finita, allora sì, dato che si propone di essere un racconto breve. Ma, ovviamente, è finita "La Storia di Mr Tom", e non quella di Fred. :D
L'ultima, fatale pugnetta per Mr Tom... poveraccio... :_(
Finalmente dopo una lunga attesa (di chi poi non si sa, forse di nessuno, nemmeno del proprietario del blog..) ti scrivo il mio commento. Come ti ho già detto, la storia mi è piaciuta molto. L’unica cosa che ho da dire riguarda la lunghezza, ho avuto la sensazione di una corsa veloce verso il finale. In realtà mi sarebbe piaciuto godermi un altro po’ la storia di mr. Tom ;)
Come ho già detto, la mia intenzione era di scrivere un racconto breve, senza dilungarmi troppo.
Ma non ti preoccupare, non è detto che un giorno Fred non racconterà qualche storia che svelerà qualcosa sul passato di Mr Tom. Segui sempre il blog del Sognatore e non te ne pentirai. ;D
Scusa per il ritardo dreamer, ma il dovere chiama e ultimamente anche spesso!:"(
Che dire, la storia è stata breve ma intensa e a quanto pare il nostro sognatore mira alla qualità più che alla quantità.
Questa idea di raccontare, in futuro, qualche aneddoto sul passato di Mr Tom mi alletta, dopotutto ci siamo affezionati un pò tutti a questo personaggio scorbutico (vero Dave??!!:D).
Al prossimo post, che sicuramente commenterò in ritardo, hihihi.
Eh eh, a quanto ho capito vi siete affezionati tutti a Mr Tom.
Eh, non fa niente il ritardo, ma foss 'na vot che commentassi per prima... ;D
neh ma il Sognatore soffre un po' di insonnia ultimamente? :p
Ah ah ah! No, purtroppo sta avendo un po' da fare ultimamente, ma Fred gli sta raccontando una storia proprio ora. L'attesa sarà breve.
ZzZzZzZz...
Posta un commento