venerdì 21 novembre 2008

I tafferugli di Giuseppe - Parte 2


Giuseppe passaguai!

Si siede e accavalla le cosce. Non riesco a fare a meno di guardare le sue parti basse, e mi stava pure per scendere la bava alla bocca... "Merda, mi faccio schifo da solo!"
Mischia le carte e poi le posa sul tavolino che ci divide.
- Spacca il mazzo con la mano sinistra. -
- Te lo spaccherei con un'altra cosa, il mazzo! -
- Scusa? -
"Oh, mio dio! Sono un coglione". Spesso mi capita di pensare ad alta voce, è un problema che nella vita mi ha procurato non pochi guai.
Mi limito ad alzare il mazzo di carte senza rispondere, abbassando la testa come un cane bastonato. Lei non batte ciglio.
"Caspita, questa non insiste." penso. "Mò, due sono le cose: ha capito cosa ho detto ma è una donna talmente di classe che ha fatto finta di niente; oppure vuole che il mazzo glielo spacchi davvero... Uahahahahah!"
- Ehi, e ora perché ridi? -
"Merda! Allora sono proprio idiota!"
- Ah, scusa, ogni tanto m'acchiappa 'sta cosa che devo ridere senza motivo. -
Accenna a un sottile sorriso.
Pesca 5 carte dal mazzo e le dispone a mo' di croce. Le guarda con attenzione per circa 5 minuti e poi alza lo sguardo verso di me.
- Sei proprio tu! -
- Scusa? - chiedo mezzo sorpreso e mezzo curioso.
- Sei tu, il fortunato! -
"Porca toria, ma a chi vuole sfottere questa... Ora la spacco in due davvero!"
- Senti pupa, posso assicurarti di essere tutto fuorché fortunato nella vita! -
- Non è vero, amore. Tu puoi avermi... Ti ritieni sfortunato? -
Il tono sensuale con cui pronunciò quelle parole mi fece rizzare come un toro.
- Ehm... Beh... No... Credo di no... -
"Che demente, non riesco manco a parlare".
All'improvviso mi stampa in bocca un bacio violento che mi toglie il fiato per un cazzo di minuto.
- Ti voglio, ora! Ma non qui... Andiamo a casa tua. -
"Questa troia vuole venire da me perché vuole qualcosa... Uhhhh, ma che me ne fotte, me la voglio chiavare!"
- Ok, andiamo dove vuoi. -

Entriamo furtivamente in casa mia, dando un'occhiata attorno per assicurarci di non essere stati seguiti da nessuno.
- Eccoci arrivati! Scusa un attimo, do da bere alla mia piantina di basilico! -
"Maro', mi sto rincoglionendo! Non è possibile che la prima cosa che penso quando arrivo a casa è questa piantina del cazzo!"
Torno nel salone e... Nuda! Proprio lì, di fronte a me. È una dea. Mai visto tanta armonia nelle forme.
Si avvicina verso di me col suo passo felpato.
"Che femmina!"
Mi afferra la testa con le sue mani sensuali, mi infila la lingua in bocca e appoggia il suo corpo caldo al mio. Non capisco più niente, sento solo una melodia nella mia testa... e soprattutto nelle mie mutande.
La sbatto sul divano e do sfogo alla bestia che è in me. La faccio godere due, tre, quattro volte, fino a cadere in un sonno profondo. Il mio ultimo pensiero fu:
"AHHH, AFANGUL!!"

Quando mi sveglio sono legato alla sedia, ma non sono sorpreso, sapevo che qualcosa sarebbe andato storto. Tutta la casa era sottosopra.
- Ehi, cosa stai cercando, tesoro? -
- Dove diavolo l'hai nascosta? -
- Beh, se mi dici cosa ti posso anche rispondere... -
- La zampa di coniglio. -
- Oh porca vacca... Allora quel giorno è arrivato davvero. -


Anni fa.
- Vieni qua, Giuse'. -
- Nonno, che è stato? Cos'è quella scatola che hai in mano? -
- È una cosa di fondamentale importanza che ti sto per affidare. Viene custodita dalla nostra famiglia da intere generazioni. Mi raccomando, non aprirla, provocheresti tanti di quei tafferugli che non immagini manco! Un giorno incontrerai delle persone che faranno di tutto pur di rubartela. Devi evitare che accada! -
- Ma cosa c'è dentro? -
- Una zampa di coniglio... -
- Non capisco, e cos'ha di tanto speciale? -
- Niente, è solo portatrice di guai... -
- Uà! Mi pare una cosa seria. -
- Lo è. Mi raccomando, custodiscila gelosamente, e non ti far fregare da nessuno.
- Va bene, nonno. Non ti deluderò!


"Merda! E meno male che non lo dovevo deludere... Mi sono fatto fregare come un fesso... Però che cazzo! Oì no', ma hai visto che pezzo di zoccolona che mi so' chiavato? Scommetto che pure tu ti saresti fatto infinocchiare!"
- Non posso rivelarti dov'è! - Mi iniziavo a sentire come un ostaggio in quelle merde di film di spionaggio di serie B.
- Ti conviene parlare al più presto, prima che arrivi qualcuno e... -
Sento un rumore proveniente dal cesso.
- Ehi, slegami, sbrigati! -
- Dimmi prima dove l'hai nascosta. -
- Ma che Cristo! - Dovevo dirglielo per forza.
- È in cucina... Nel bidone della spazzatura... -
- Cosa? Mi prendi in giro, vero? -
- Merda, mi hai sgamato subito... -
Sento altri rumori nel cesso.
- Sbrigati, non abbiamo più moto tempo, slegami e te la prendo io. -
La stronza prende una pistola dalla borsa, mi slega e me la punta dritto alla tempia.
- Ehi, calma, bocconcino. Se ti ho detto che la prendo, devi credermi. -
"Uà, però sto a paria'! Mi sento troppo il protagonista di un film!"
Prendo un martello dal mobile e BAM... spacco una mattonella!
- Ehi, ma che diavolo fai? -
- Beh, è dove mio nonno nascondeva i soldi... Sotto le mattonelle! I vecchi metodi sono sempre i migliori. -
- Dammi quella scatola. - mi ordina.
- Prima la voglio aprire per vedere com'è questa famosa zampa. -
Alzo i coperchio della scatola e... Una schifosa zampa pelosa di coniglio, sotto la quale c'era un biglietto.
"Se stai leggendo questo foglio significa che... Sei uno stronzo, Giuse'! Ti sei fatto fregare! Possedere questa zampa di coniglio significa avere la fortuna sempre dalla propria parte. Ma se la perdi, sarai maledetto per sempre! La sfortuna ti perseguiterà fino alla morte! Ora che tutti sanno che è in mano tua, l'unica cosa che puoi fare è lasciare il paese. Scappa, vattene il più lontano possibile, cambia vita, non farti trovare! Po' so' cazzi tuoi!! Statti attento, nipote mio."
- Ma che stronzata è mai questa? - penso ad alta voce.
- Su su, presto, dammi quella zampa! - stridacchia la donna.

All'improvviso tre energumeni escono dal cesso. Sembravano il brutto, il coglione e il cattivo.
- Dammi quella zampa. - grida il brutto, mentre il coglione spara un colpo di pistola.
Giuro sulla madonna dell'arco che quel colpo era diretto giusto al centro della mia cazzo di testa, ma succede un fatto folle... Il proiettile cambia direzione e va a finire dritto dritto tra le zizze della sgualdrina! Muore sul colpo!
- Porca puttana! Ma allora sei proprio un coglione! - urlo incazzato. - Hai ucciso un gran pezzo di gnocca! -
- Dammi quella zampa se no farai la sua stessa fine! - urla minaccioso.
- No. Se la vuoi, vieni a prenderla! - Mi mancava solo il mantello di Batman, cazzo. Troppo bocchinaro.
Iniziano a spararmi contro. Non mi sfiorano manco di un millimetro.
- Ora vi scommazzo di paliate! -
Afferro il brutto e gli do una gomitata in bocca, fracassandogli i denti.
Nel frattempo il coglione raccoglie il martello che avevo lasciato a terra e cerca di colpirmi alle spalle. Lo schivo, e invece di colpire me becca in pieno il naso del brutto.
Alché lo guardo e faccio:
- Maro', mò sei ancora più brutto, compa'! -
Mi giro poi verso gli altri due:
- Vi massacro, e senza aver bisogno di fortuna! -
Il cattivo mi attacca con un paio di pugni nello stomaco. Non li schivo nemmanco, mi basta indurire gli addominali.
- Uhhh, come sei cattivo... - mi prendo gioco di lui, prima di sferrargli un cazzotto in faccia e metterlo K.O.
- Chi manca all'appello? Ah, sì, il coglione! -
Mi guarda spaventato.
- Scusa scusa, io mollo tutto, me ne vado, non ne voglio sapere più niente di quella zampa. -
- Ma allora sei proprio un testicolo! Secondo te, io ti lascio andare dopo che hai ucciso la mia bella?! Vie' qua, per dio! -
Gli salto addosso e gli stacco un orecchio con un morso, e poi glielo sputo in faccia.

- AAAAHHHHHHHHHHHHHHHHHH!!! -

L'idiota sbraitava come un porco nel suo stesso sangue.
Prendo le chiavi dell'auto e mi carico la donna sulle spalle.
Chiudo la faccenda con una frase a effetto prima di sbattere la porta:
- Se vi ritrovo sulla mia strada, vi ammazzo! -
SBAM!


- Eh eh eh, quell'idiota non ha capito che questo è solo l'inizio... -
- Sta' zitto, coglione, e chiama un'ambulanza. -


Rimetto la zampa e il biglietto del nonno nella scatola.
"Devo andarmene da qui, devo seguire il consiglio del nonno".
Accendo il motore e prima di dare il gas penso:
"E mò dove cazzo la seppellisco a questa troia?!"

11 commenti:

Clementine ha detto...

"La faccio godere due, tre, quattro volte, fino a cadere in un sonno profondo"

Piuttosto presuntuoso sto Giuseppe... sient a me meglio che il nonno gli dava i numeri anziché la zampa di coniglio :P

Gaetano ha detto...

Effettivamente c'è un certo nesso involuto tra le due cose... Bella osservazione. :D

Unknown ha detto...

MMMM e mo' voglio vede' come te ne esci da questa storia, ci vuole un risvolto geniale per rendere giustizia al racconto... vedremo!

Unknown ha detto...

Ps: ad un certo punto pareva un film di Bud Spencer

Gaetano ha detto...

Uhm... Risvolto geniale? Ti devo rivelare un segreto... Il racconto è terminato, almeno per ora. :D
Credo che in effetti il racconto possa essere visto sia come una storia a sé stante sia come il prologo di un racconto lungo.
Magari in futuro lo riprenderò, raccontando di qualche avventura di Giuseppe in giro per il mondo, ma per ora credo che non ci sia altro da aggiungere.

Unknown ha detto...

per ora non ci sia altro da aggiungere??? si pazz! :)

Gaetano ha detto...

- Ohhh, già 'e rutt 'o cazz!!! -

Wuè wuè, Giuse', calmati. Scusa, era quel pazzo che è voluto intervenire. Comunque, ribadisco, prima o poi lo rivedremo sicuramente tornare nel blog, ma per ora lasciamogli accumulare un po' di avventure da raccontare.

Unknown ha detto...

Donne, è arrivato l'A r ROT tino!...
ArROTa coltelli oltre che ad innaffiare piantine... eh giuse'??!

Gaetano ha detto...

- Mò m'addà fa' iastemma', oì! -

Clementine ha detto...

auhauhauha
Si si in effetti Giuseppe gira la RUOTA parecchie volte!!

Gaetano ha detto...

- Sì, comme me giro a soreta! Uahahah!! -