sabato 6 ottobre 2007

Il gatto di Mr Philip - Parte 6



Wanda

La stanza era proprio come l’avevamo lasciata. Mr Philip balzò sul letto con un salto perentorio e iniziò a cercare freneticamente qualcosa nel comò.
- Dove diavolo l’ho messo?! -
- Cosa, padrone? -
- Come cosa? L’indirizzo del migliore amico di mio padre! – disse, scaraventando a terra tutto quello che trovava nei cassetti. - Sai, è a lui che spedisce le bozze dei suoi lavori e spesso anche i suoi appunti per farsi dare dei suggerimenti. -
- Ah, ho capito. Beh, fors… -
- Eccola! Deve essere qui dentro – urlò, facendomi venire quasi un attacco cardiaco. Sa com’è, Sognatore, non sono proprio un giovanotto.
Aveva in mano una vecchia rubrica; la aprì e andò velocemente alla lettera F.
- È lui, è lui! Mr Ferdinad Friend, 5 Snail Street, Covent Garden, London. Andiamo Fred! -

La strada che percorrevamo era desolata, e c’era il solito vento che alzava in aria le foglie degli alberi ormai spogli.
- Tra poco siamo arrivati a Covent Garden, Fred. Ci sei mai stato? -
- Certo che sì. Ho dei ricordi indimenticabili legati a quel posto. Imboccando uno dei suoi vicoli è possibile entrare in un mondo fantastico, dove vivono creature bizzarre e fuori da ogni logica. -
- Per favore, basta con gli altri mondi! Per ora il nostro basta e avanza! – disse scocciato Mr Philip, saltando in un bidone dell’immondizia e afferrando con gli artigli un pezzetto di pane.
Mentre masticava, all’improvviso lasciò cadere il pane a terra e lo vidi fissare un gatto che stava rovistando nel bidone qualche metro più avanti.
- Oh, mio dio! Che visione meravigliosa!! -
Guardando meglio, mi accorsi che era una gatta: aveva il pelo morbido e argentato, gli occhi giallo-verde, il muso e le guance arrotondate e le orecchie erano inclinate in avanti.
- Ma… Padrone… È un gatto. Non si dimentichi che lei è un essere umano. -
- Beh, - disse sospirando e continuando a fissarla – come si dice, al cuor non si comanda… -
Appena si accorse della nostra presenza, la gatta si voltò verso di noi.
- Cosa avete da guardare? -
La sua voce era sottile e sensuale.
- Aehm… beh… mmm… -
Mr Philip non riusciva a parlare. Era la prima volta che lo vedevo così emozionato e teso.
- Ehi, ma sei balbuziente o cosa?! Non sarai mica scemo? -
Il mio padrone continuava a stare lì impalato senza riuscire a parlare, fino a quando non gli diedi una bella beccata in testa per farlo riprendere.
- Fred, che diavolo fai?! Ma sei impazzito? – urlò dolorante.
- Ahahah! Ma che strani che siete! – esclamò la bella, - Una cornacchia e un gatto che litigano. –
Ci guardammo per alcuni istanti e… - Ahahahahah! – scoppiammo tutti in una grossa risata.

- Beh, credo sia l’ora delle presentazioni. Io mi chiamo Wanda. - disse, porgendo la sua zampetta delicata al mio padrone.
- Philip, incantato. –
Tra i due ci fu uno scambio di sguardi tanto veloce quanto intenso che fece arrossire entrambi.
- E tu? Come ti chiami? -
Non me l’aspettavo, ma quando si rivolse a me i suoi occhi magnetici mi misero in imbarazzo.
- Ehm… Fred. -
- Eh eh, che carino che sei. –
Fu così che feci la stessa figura da imbranato del mio padrone.

Dopo alcuni attimi di silenzio, Wanda ci invitò a sederci e ci offrì del pesce che stava mangiando.
- Allora? Dove vi stavate dirigendo? -
- Stiamo andando a Covent Garden a trovare un amico. –
- Ah, bello, ho molti amici da quelle parti. -
- Davvero? Mica sai dove si torva Snail Street? –
Mentre faceva mente locale si toccava il mento con la zampetta borbottando il nome della strada.
- Uhm… Sì, sì, ho capito dov’è. Se volete vi accomp... -
Mr Philip la interruppe senza lasciarle neanche terminare ciò che stava dicendo.
- Certo che vogliamo. Molto gentile da parte tua. -
Per dirla tutta, però, non ero del tutto favorevole al fatto che sarebbe venuta con noi. Pensavo che non avremmo dovuto coinvolgere nessun altro in questa storia, ma ormai il mio padrone era accecato dalla sua bellezza.
- Bene, che aspettiamo allora, mettiamoci in cammino. Dobbiamo continuare dritto su questa strada. -

- Padrone, ma è sicuro che vuole farla venire con noi? Non può essere pericoloso? – gli bisbigliai all’orecchio mentre Wanda camminava qualche metro più avanti.
- Dai, non ti preoccupare, andrà tutto bene. E poi nessuno ha detto che verrà con noi là… -
- Questo è vero. Ma ho l’impressione che la sua intenzione sia proprio questa… -
Dopo un attimo di silenzio, disse: - Ma, alla fine, ci potrebbe essere d’aiuto… Non è forse vero che l’unione fa la forza? –
- Dipende da quali sono le forze… -
- Shhh, zitto Fred, si è fermata. -
Si girò verso di noi e ci guardò con aria sospetta.
- Dunque, siamo a Covent Garden. Ora dobbiamo girare a destra, dopo 100 metri a sinistra e dovremmo essere giunti a destinazione. -
- Ah, bene, iniziavo a essere un po’ stanco dato che non dormo da un bel po’. - disse il mio padrone continuando a camminare. – Certo che questo posto è veramente bello. E poi tutte quelle case colorate, sembra di essere in un cartone animato. –
- Eh, sa, è proprio entrando in uno di questi vicoli che è possibile entrare nel mondo bizzarro di cui le parlavo prima. – dissi fiero.
- Mondo bizzarro? – chiese Wanda incuriosita.
- Sì, solo che per entrarci bisogna avere una particolare predisposizione mentale verso il fantastico. - risposi con un’aria da erudito che mi calza sempre a pennello.
- Ehi, - esclamò Mr Philip – ma siamo arrivati, il cartello dice che siamo a Snail Street. -
- Sì, è vero. Che numero è la casa del vostro amico? –
- Eccola! Numero 5! -

Ci recammo di corsa alla porta e bussammo più volte il campanello, ma nessuno ci apriva.
- Sicuri che il vostro amico sia in casa? - chiese Wanda.
- No, non ne siamo sicuri. Ma, in un modo o nell’altro, dobbiamo entrare. – disse Mr Philip in maniera decisa.
Il comportamento del mio padrone fece incuriosire la gatta.
- Ma che succede? Non mi sembrava una questione così importante… -
- E invece lo è. Dopo ti spiegheremo tutto. Ora troviamo un modo per entrare. -
- Forse la porta è aperta. Ora provo a girare il pomello. - disse Wanda.
Con un balzo felino, riuscì a girarlo e la porta si aprì. Senza neanche ringraziarla, Mr Philip entrò nella casa. Setacciarono velocemente tutte le stanze ma non c’era nessuno.
- Bene. Dobbiamo trovare dove Mr Ferdinand tiene gli appunti di mio padre. Controlliamo nel suo studio. -
La gatta si sentiva un po’ disorientata da quello che stava accadendo. Restò a guardarci mentre rovistavamo nelle scrivanie e nei cassetti.
- Wanda, puoi controllare se in quel pacco vicino l’armadio c’è qualcosa che parli dei gatti? -
- Uhm… Continuo a non capire, ma ok, ora controllo. -

Eravamo tutti all’opera, quando, all’improvviso, la sentimmo singhiozzare… Stava piangendo.
- Ehi, che ti prende? – chiese preoccupato il mio padrone.
Ci avvicinammo e vedemmo che in mano aveva un foglio su cui c’era scritto qualcosa a mano.
- Questa poesia… È molto triste… -
Mr Philip gliela strappò dalle mani e la lesse:

“La falce ha tagliato il velo,
ora sento solo un gran gelo.
Finalmente riesco a vedere
cosa c’è in fondo al cratere.
Una luce in lontananza
mi riempie di speranza.
Ma è una visione fasulla:
in fondo, c’è solo il nulla.”

- Ma questa è la poesia di un amico di mio padre, l’ennesimo scrittore fallito. -
- A me è piaciuta… – disse Wanda asciugandosi le lacrime sul muso.
- Che altro c’è in questo pacco? -
A un certo punto, scorsi una scritta sul fianco dello scatolone che mi fece richiamare l’attenzione di tutti.
- Padrone, guardi cosa c’è scritto lì. -

“APPUNTI E BOZZE DEI MIEI AMICI SCRITTORI”.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

anche la gatta gnocca, questa proprio mi mancava :D
ma quella poesia io la conosco... è proprio di uno scrittore fallito jojojo
;)

Gaetano ha detto...

Eh, come in ogni storia che si rispetti, la gnocca deve esserci! :D
Comunque, in realtà, la poesia è di un genio incompreso!!

inis fail ha detto...

Genio o non genio incompreso, la storia è sempre bella, come al solito.

Anonimo ha detto...

Oddio uff ho appena finito di leggere tutto, ho ancora il fiatone.
Cmq tutte le parti molto belle, scorrevoli, mooolto interessante.
Mi piace l'idea del mondo dei gatti.
Chissà come andrà a finire questa storia (vedi di postare la 7ma parte velocemente, voglio sapè).

P.S. Hai fantasia da vendere :)
Ah, mi è piaciuto molto la descrizione delle targhette.

Gaetano ha detto...

Eh, prima non leggi per mesi e poi sei impaziente di leggere il resto?
In questo periodo sto scrivendo molto lentamente perché sono un po' impegnato, però credo che la prossima parte sarà pronta tra qualche giorno. Ancora un po' di pazienza.